Non mi dica che non ha mai sognato di mangiare un suo dipendente!?!
SCRITTURA DI
Rodolfo Ciulla
REGIA COLLETTIVA DI
Fartagnan Teatro
CON
Federico Antonello
Luigi Aquilino
Michele Fedele
Matteo Giacotto
Sinossi
In un futuro non molto lontano, un imprenditore visionario, finanziato da una potente cordata di multinazionali, ha creato in un laboratorio segreto una nuova tipologia di lavoratore destinata a rivoluzionare per sempre il mondo del lavoro.
Il problematico, fragile e cagionevole essere umano sta per essere sostituito dal ben più docile, prestante e ubbidiente umanzo.
I pregi degli umanzi rispetto agli esseri umani sono innumerevoli: Gli umanzi lavorano senza sosta e soprattutto senza chiedere in cambio nulla. Parole come malattia, ferie, maternità e stipendio per loro sono del tutto prive di significato. Per vederli saltare di gioia, basta sventolare davanti ai loro occhi uno dei loro amati buoni pasto. Ma il maggior pregio degli umanzi riguarda l’essere totalmente bio degradabili. Una volta terminato il loro ciclo lavorativo infatti nessun costo per l’azienda, nessun costo per la società, gli umanzi possono essere macellati, cucinati e dati in pasto ai loro simili per animare simpatiche feste aziendali.
A contrastare questo entusiasmante progresso, nel laboratorio segreto arriva un giovane e arrogante giornalista precario convinto di poter cambiare il mondo con un reportage. Dove lo porterà la sua incoscienza?
Benvenuti nella Human Farm!
Note di drammaturgia
Non c’è consapevolezza peggiore di scoprire di essere schiavi di un Sistema. Questi critici anni venti del nuovo millennio hanno portato una rassegnazione diffusa: la coscienza di essere impotenti di fronte ad un meccanismo che ti vuole rendere migliore, più prestazionale, più competitivo. Sei non sei all’altezza resti indietro. Non si può scendere dalla giostra, non si può sconfiggere il Sistema perché è invisibile. Sai che c’è, ma non lo vedi e anche se riesci a scorgerlo, sembrerà sempre troppo lontano e potente per poter essere distrutto dalle azioni di un singolo uomo.
Human Farm, con i suoi toni sopra le righe, ma dai colori sterili, vuole essere una favola distopica, un viaggio all’interno della nuova era dell’imprenditoria. La Human Farm, azienda segreta e finanziata da potenti multinazionali, crea ogni giorno lavoratori in vitro: gli umanzi. La nuova classe lavoratrice del futuro. Docile, condizionabile, fedele al datore di lavoro e, soprattutto, gratuita. Inconsapevole di avere dei diritti. Come contrastare un futuro che sembra inesorabile, dove chi detiene soldi e potere sembra intoccabile? Come fermare un Sistema che è in grado di distorcere qualsiasi verità a proprio vantaggio pur di continuare a esistere e a creare ogni giorno nuovi schiavi sorridenti che lo supportino?
La complessità della scena viene affidata interamente alla recitazione degli attori e alla fantasia del pubblico, che verrà trasportato in questa nuova fabbrica di cioccolato, divertente e allegra, senza dubbio… ma dal sapore macabro e cruento.
Crediti
Soggetto di Rodolfo Ciulla e Daniele Milani
Scrittura di Rodolfo Ciulla
Regia collettiva di Fartagnan Teatro
Con Federico Antonello, Luigi Aquilino, Michele Fedele e Matteo Giacotto
Disegno e realizzazione scene a cura di Elisa Vannuccini
Disegno luci di Matteo Giacotto
Voce Viki di Giacomo Vigentini
Voce redattrice Giuly di Maria Cagianelli Villani
Registrazioni di Domenico Marras
Con il sostegno di Spazio Residenza Idra, Campo Teatrale e Centro Teatrale MaMiMò
Premi
2018
• Progetto Finalista della IV edizione del bando PREMIO DELLE ARTI L.A. PETRONI promosso da Teatro Inverso/ Residenza IDRA.
• Progetto Finalista del Bando di Residenza al Teatro Studio “Mila Pieralli” di Scandicci.
• Menzione speciale del Festival Il mondo è ben fatto all’interno del bando di drammaturgia IL MONDO E’ BEN FATTO di Fertili Terreni Teatro di Torino.